Come posso affrontare le difficoltà quotidiane derivanti dalla sindrome ossessivo-compulsiva di un mio caro?
Vediamo cosa fare… Prima è però fondamentale precisare che si tratta di consigli che NON posseggono alcun valore terapeutico! Si tratta di alcune dritte che possono contribuire ad “alleviare” le sofferenze connesse a questo disturbo sia per la persona con DOC che per l’intero sistema familiare.
La maggior parte di noi possiede delle credenze “bizzarre”, o dei piccoli rituali ai quali ci si affida nei momenti difficili, qualora, comunque, il problema dovesse diventare un ostacolo piuttosto che una soluzione è assolutamente consigliato valutare la possibilità di rivolgersi ad uno psicoterapeuta!
Detto questo ecco qualche riflessione
Meglio evitare spiegazioni: la prima cosa che un familiare di una persona con DOC è portato a fare è quella di spiegare a chi ne soffre l’infondatezza delle sue ossessioni e compulsioni. Ricordate che la persona che soffre di DOC è spesso perfettamente consapevole dell’irrazionalità dei rituali che mette in atto, ma questi costituiscono per il momento la strategia più efficace che ha trovato per placare la sua angoscia.
Provate a non farvi coinvolgere nei rituali e cercate di non colpevolizzare: capita frequentemente per i familiari di trovarsi coinvolti nell’esecuzione dei rituali di comportamento della persona con DOC. Tale supporto alla persona che ne soffre costituisce un tentativo di alleviarne la sofferenza, ma è importante ricordare che in questo modo si va semplicemente a supportare il rituale e non verso una soluzione in grado di portare al benessere della persona. Potreste chiedervi “Come faccio a negargli l’aiuto che mi chiede nel rituale?” Ebbene è molto utile riconoscere la sua difficoltà e lo stato d’animo ad essa connessa, rimanendo però fermi nella decisione di non diventare parte del rituale stesso.
Cercate di valorizzare ogni piccolo cambiamento: ossessioni e compulsioni rappresentano due caratteristiche che molto spesso finiscono col radicarsi profondamente nella vita della persona e pertanto il tentativo cambiare e risolvere il problema potrebbe risultare difficile e lento; per questo motivo è fondamentale che i familiari sostengano la persona in ogni minimo cambiamento, andando ad incoraggiare la persona anche durante eventuali periodi di ricaduta.
Detto questo è chiaro che ogni consiglio preconfezionato può essere un supporto temporaneo, ma non risolutivo. In questi casi rivolgersi ad un professionista è fondamentale!
La collaborazione tra le Dott.sse Adriana Davoli e Giulia Alberini nasce dalla volontà di fornire ai pazienti una più ampia gamma di possibilità di supporto. Presso il nostro studio sito in via Monte Sabotino 12C (Piano terra), organizziamo incontri di supporto di gruppo, consulenze familiari, supporto di coppia e individuale e percorsi di crescita personale.