Salute…Dal cervello al cuore e viceversa
Nel corso della storia cognizione ed emozione sono state spesso e volentieri contrapposte: mentre la prima era sinonimo di intelligenza, raziocinio, stabilità, la seconda al contrario era associata a impeto, caos, e istinto. Mentre la prima era collocata nel cervello, la seconda era connessa all’attività del cuore.
Eppure… In uno studio condotto da Schachter e Singer si dimostrò come la semplice attivazione fisiologica non possa essere definita emozione in quanto per essere definita tale, l’attivazione fisiologica deve poter essere interpretata ossia spiegata, collegata ad un papabile causa in altre parole etichettata!
Ma la connessione cervello-cuore non si ferma qui! lo sapevate che ridere, stimola il sistema dopaminergico all’interno del nostro cervello e che tale modificazione , passando attraverso il nostro stomaco, influisce sul microbioma rafforzando così il nostro sistema immunitario?? Non si tratta di semplice Labelling o etichettamento, si tratta di una connessione più profonda che mette in discussione anni e anni di dualismo Cartesiano!
Da un punto di vista evolutivo l’essere umano, al pari di ogni essere vivente sulla terra, sviluppa maggiormente quelle competenze che sono utili alla sua sopravvivenza. Ad esempio arrampicarsi sugli alberi non costituisce più una’azione fondamentale per la nostra sopravvivenza quindi tale gesto significherebbe per noi uno sforzo titanico e scarsi risultati!
Quella che noi chiamiamo processo evolutivo non è altro che la cosiddetta plasticità neuronale che vede il cervello modificarsi in base a quelle che sono le richieste ambientali. A modificare il cervello però non è solo l’ambiente! Le emozioni infatti provocano picchi di attivazione neuronale tali da modificare l’intero connettoma (ossia l’insieme delle sinapsi attivate nel nostro cervello). Quando proviamo emozioni positive, o meglio quando proviamo emozioni riconosciute come piacevoli, il nostro cervello produce un picco di energia (hertz) elevatissimo che però ha una durata minima. Al contrario nel momento in cui proviamo emozioni negative, o meglio emozioni non piacevoli, il nostro cervello produce una curva di energia molto più bassa, ma più duratura nel tempo. A lungo andare provare emozioni spiacevoli (siano esse base o dettate culturalmente)come paura, tristezza, vergogna, colpa e così via facilita l’instaurarsi di patologie dell’umore come depressione cronica o ansia patologica.
Dunque direte voi: leggere un libro è inutile, esco con i miei amici e vado a provare emozioni positive! Attenzione! Ogni nostra azione, ogni nostro atto viene tracciato anche emotivamente! Se la lettura è una attività che fate con piacere questa provocherà in voi una attivazione emotiva che modificherà a sua volta l’attivazione neuronale e voilà, il sistema dopaminergico si attiva e voi avrete ugualmente aiutato il vostro sistema immunitario!
In questo momento storico segnato da divieti è importante anzi fondamentale dedicarsi ad attività piacevoli siano esse passeggiate, letture o giochi di società! Essere sani passa anche dall’essere felici!
Dott.ssa Giulia Alberini
La collaborazione tra le Dott.sse Adriana Davoli e Giulia Alberini nasce dalla volontà di fornire ai pazienti una più ampia gamma di possibilità di supporto. Presso il nostro studio sito in via Monte Sabotino 12C (Piano terra), organizziamo incontri di supporto di gruppo, consulenze familiari, supporto di coppia e individuale e percorsi di crescita personale.